lunedì 13 ottobre 2008

Come è cambiato il mio quartiere...

Questa sezione del blog sarà interamente dedicata ai cambiamenti e alle trasformazioni che la zona "Don Bosco" ha subito nel corso degli anni. Gli alunni ricorreranno anche alla collaborazione di genitori e famiglie per ricostruire insieme "la memoria" del quartiere e si avvarranno di foto e testimonianze storiche.

"Ai tempi di miei nonni il mio quartiere era in fase di ricostruzione a causa dei danni provocati dalla Seconda guerra mondiale. Intorno agli anni 60 il mio quartiere era pieno di cantieri in costruzione; c’erano moltissime persone che andavano a lavorare con le biciclette o a piedi. Di negozi ce n’erano pochissimi , esisteva un unico treno molto piccolo che collegava il quartiere tuscolano alla stazione Termini, da dove arrivavano i treni da tutta Italia. Dai tempi dei miei nonni a quelli dei miei genitori sono cambiate molte cose: la nascita di supermercati, l’inizio della costruzione della prima metro di Roma, la linea A e l’utilizzo di macchine più evolute. Negli anni ’ 50 le strade erano libere, mentre ai giorni nostri quasi tutte le strade del mio quartiere sono molto trafficate. All’inizio il quartiere tuscolano era pieno di zone verdi mentre ogginsi è passati da zone totalmente verdi (campagna) a quartieri densamente abitati.
Giu., classe 2G

"Il nostro quartiere è cambiato molto in questi anni, c'era il tram ma poi, sfortunatamente lo hanno tolto, favorendo il transito degli autobus per tutta la città. Il tram partiva da S.Giovanni e finiva il suo percorso a Cinecittà. I nostri genitori andavano a scuola con il tram. Prima, la piscina e la caserma dei vigili del fuoco non c'erano, ma c'era una collinetta di terra , che poi venne acquistata da qualcuno. La popolazione non era come noi, oggi. C'era più gente per bene e pochi malintenzionati, le persone erano più rispettose della natura, oggi, invece, bruciano, tagliano gli alberi e non dovrebbero farlo perché ci danno ossigeno. Le cartacce si trovano ovunque, prati, strade, ecc….".
Sam, V. e S. di 1 G



La chiesa di San Giovanni Bosco - foto a cura di F. di 1G

"Il mio quartiere ha subito molti cambiamenti. Tutte le scuole che ci sono adesso, un tempo non c’erano. Le uniche scuole presenti erano la "Damiano Chiesa" (elementare), la "Albio Tibullo" (succursale per le medie) e poi ancora la "Carlo Moneta" (istituto commerciale).
Alla fine degli anni ’50 fu costruita e inaugurata la chiesa di "San Giovanni Bosco". La Via Tuscolana era percorsa da un tram che collegava il quartiere alla stazione Termini.
Verso gli anni ’60, con la costruzione della metropolitana, il tram fu trasferito sul Viale dei Consoli.
Negli anni ’70 furono terminati i lavori della metropolitana e così abolirono il tram.".
Cya778, Digimon King di 1G


"I MIEI NONNI MI HANNO RACCONTATO CHE IL QUARTIERE TUSCOLANO NEGLI ANNI 60
QUANDO ANDARONO AD ABITARVI ERA MOLTO DIVERSO DA OGGI. LE STRADE ERANO POCHE, VI ERANO MOLTI CAMPI, POCHI PALAZZI E LA CHIESA “DON BOSCO” ERA ANCORA IN COSTRUZIONE. C’ERANO POCHISSIMI NEGOZI. OGGI IL QUARTIERE è PIENO DI NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO, DI PROFUMERIE, E SUPERMERCATI, SOPRATTUTTO SULLA VIA TUSCOLANA CHA ALL’EPOCA ERA LA STRADA PRINCIPALE. A DIFFERENZA DI OGGI IL PROBLEMA DEL PARCHEGGIO NON C’ERA PERCHE' LE MACCHINE ERANO POCHE. OGGI PER TROVARE UN PARCHEGGIO CI VUOLE MOLTO TEMPO.".
Ang., classe 2G



Interessante la descrizione dei mutamenti paesaggistici, ma anche sociali, attraverso cui Pink Diamant (2G) ripercorre il passato del Tuscolano:

"Negli anni 60-70 c'era un tram che andava fino alla stazione centrale, il cui nome era : TERMINI –CINECITTA’. C’erano molte più linee di autobus, invece adesso c’è la metro che è meno inquinante e più veloce. Poi c’erano due cinema: il 1° si chiamava Bristol che proiettava i film di seconda visione, quindi più vecchi e che costavano di meno. Il 2° si chiamava e si chiama ancora oggi Atlantic, munito di una sola sala divisa in platea e galleria: la galleria si trovava in alto e costava di meno perché i film non si vedevano bene rispetto alla platea, che si trovava proprio di fronte allo schermo. Poi con lo stesso biglietto c’era la possibilità di vedere lo stesso spettacolo più volte. Oggi, invece, l’Atlantic è una multisala e non c’è più questa possibilità.
Dove adesso si trova Cinecittà 2 c’era un centro sportivo, il Bettini . Era una delle società più importanti di tutta la città e venivano anche degli osservatori della squadra della Roma per visionare possibili nuovi talenti. Infatti De Sisti è stato scelto proprio da questo centro sportivo.
Via Palmiro Togliatti si chiamava via Subaugusta e da lì fino alla zona che adesso si chiama Cinecittà –Est c’era tutta campagna e prati dove i ragazzi potevano andare a giocare .
C’erano molte meno macchine e i ragazzi potevano andare a giocare per strada ad esempio usando le serrande dei negozi chiusi come porte da calcio. Le ragazze giocavano a campana. Persino i negozi sono cambiati , prima ce n’erano di più del genere alimentare e adesso sono stati sostituiti dai supermercati. Prima non esistevano scuole superiori e si stava molto meno davanti alla televisione perché c’erano solo due canali in bianco e nero. Forse un tempo si era molto più liberi e fantasiosi rispetto ad oggi.".

"Mio padre è da 50 anni che vive nel quartiere di Don Bosco. Durante la sua adolescenza il quartiere ha subito cambiamenti significativi, come le rotaie del tram “termini-cinecittà” che attraversava l’intero quartiere . Il tram è stato sostituito dalla metropolitana. Grandi modifiche sono state apportate anche nei quartieri, ad esempio sono stati realizzati i marciapiedi, i parcheggi, è stato spostato il mercato e sono stati costruiti dei box nel sottosuolo. E' avvenuta anche la chiusura di piccole attività commerciali, sostituite da centri commerciali e la costruzione di alcune scuole, come la "Rossini" e l’"Antonio de Curtis". In passato il suolo era in parte occupato da un grande burrone dove c’erano anche dei giostrai.".
Principessa 29 di 1G


"Ciò che mi piace di più sono le biblioteche, perché ti permettono di approfondire meglio gli argomenti.
La cosa brutta è che le biblioteche stanno diminuendo e così si fanno le ricerche sempre sul computer.
Di biblioteche ne conosco una alla fermata della metro Anagnina: si chiama BIBLIOTECA RAFFAELLO, dove si fanno anche gite scolastiche.".
Mi. di 1G


"Nel quartiere, vicino alla scuola dove è anche vissuta mia madre, da quando sono nato io ci sono stati diversi cambiamenti.
Il quartiere è stato costruito dagli anni 50 all'inizio anni 60 e all'epoca c’erano pochissime macchine (fortunatamente), mentre oggi si trova difficoltà a trovare il parcheggio e per questo hanno costruito i garage sotterranei che, da come la vedo io, quando giro con mia madre e mio padre non hanno cambiato quasi niente. Sempre a causa dell’ anzianità del quartiere alcuni palazzi sono stati ripuliti, poi hanno anche ristrutturato la torretta vicino alla scuola.". 2G



La Torretta vicino alla scuola- a cura di F. di 1G


"Quando sono nata io il quartiere era uguale ad ora. Il mio quartiere non è uno di quelli che si rinnova, perché dove abito io è già tutto nuovo, l’unica cosa che sta cambiando sono i lavori. Per fare una strada per i pullman (io abito vicino all'Anagnina) si crea molto traffico e per facilitare il percorso si fa questa strada. Ultimamente hanno fatto anche la pista ciclabile. Però non ci va quasi nessuno.
All’inizio dell’anno hanno costruito una rotonda davanti alla chiesa, e poi non mi sembra che abbiano fatto altri lavori.".
MICIA 96 di 1G

"Abito in questo quartiere da 10 anni e in questo periodo non ci sono stati cambiamenti. Parlando con dei vicini di casa ho scoperto che il quartiere sorgeva su un’area verde e una delle prime costruzioni è stata la basilica di San Giovanni Bosco. Su via Tuscolana passava il tram, in seguito quando è stato tolto il tram in questa via sono stati aperti molti negozi e fu costruita la metropolitana e il centro commerciale Cinecittà 2.
TRILLI 900 di 1G





Vista su via commerciale, con l'entrata della metropolitana - a cura di F. di 1G

"Il mio quartiere, cioè il x municipio, fino a 15 anni fa era diverso.
Non essendoci i centri commerciali c’erano piccoli negozietti:il salumiere, il fruttivendolo, il pescivendolo, il fornaio, il negozio di alimentari e molte più sartorie…
Il traffico era molto meno intenso perché c’erano meno macchine e le strade erano a doppio senso. La gente non andava di fretta ma si fermava davanti alla scuola, ai negozi. La nostra scuola già c’era, infatti mia madre l’ha frequentata. Nei giardinetti c’era molta sporcizia in meno e meno inquinamento rispetto ad oggi!
Questo era il mio quartiere 15 anni fa!!!!".
FIORELLINA di 1G


"Il Tuscolano prima degli anni 60 era un prato dove pascolavano gli animali e sorgevano mulini e case di pastori.
Quando era Pasqua, le persone si radunavano per fare scampagnate e fermarsi per vedere il tramonto.
Si vedevano bambini che correvano e giocavano e le persone suonavano davanti a un falò. Dopo gli anni 60 iniziò l’urbanizzazione.
L’attuale Tuscolano è il più popolato di Roma.
All’inizio degli anni 70
i palazzi di tutto il quartiere erano bianchi e verso gli anni 80 i palazzi sono stati tutti ripitturati di diversi colori.".

Sala e Cri di 2G




Come appariva il Tuscolano prima dell'urbanizzazione

foto a cura di F. di 1G

"Mio nonno abita, da quando è nato, in questo bel quartiere.
Ogni tanto mi racconta come era ai suoi tempi .
La via Tuscolana era semideserta, perché oltre alla stazione tranviaria, c’erano solo tre edifici molto piccoli .
Il tram arrivava fino alla località Cecafumo. Ai lati di via Tuscolana c’erano tantissimi prati dove pascolavano le pecore. I primi veri e propri palazzi che furono costruiti sono le case popolari, dette Ina-casa. Con l'andar degli anni questo quartiere è cambiato, diventando come è oggi.".
2G


"Il Quadraro si estende da via Tuscolana a via Casilina, dopo Porta Furba, con una popolazione di 20.4421 abitanti. Il rastrellamento avvenne il 17 aprile 1944, durante la Seconda guerra mondiale. I tedeschi deportarono nei campi di concentramento circa 2000 uomini, i quali prima furono schedati a Cinecittà. I tedeschi costringevano gli ebrei ai lavori forzati fino alla loro morte. In quel periodo della guerra un uomo di nome Gioacchino Rey aiutava i malcapitati procurandogli cibo e vestiti. Dopo la guerra solo la metà degli uomini riuscirono ad arrivare sani e salvi nel loro paese, grazie all’intervento degli americani.".
MILLA, DJZIMMY, GIGIA di 2G


"Il nostro quartiere è il Quadraro. È molto ricco di negozi e centri commerciali, c’è anche il cinema ATLANTIC, molto grande. Il Quadraro non è un quartiere molto pulito. Ad esempio, ci sono le cartacce per terra e intorno ai monumenti, come accade al Parco degli acquedotti. I cassonetti per la spazzatura sono circondati da altra spazzatura riversata a terra. Il nostro quartiere è un luogo tranquillo, non c’è molto movimento e neanche molto smog rispetto agli altri quartieri. Ci sono in tutto tre parchi: il parco di piazza Tuscolana che ha forma ovale, dove si può correre con la propria bicicletta, con lo skateboard o con il monopattino; il parco di piazza dei Tribuni dove ci sono altalene e scivoli e infine il più famoso e già citato parco degli Acquedotti.".
Mat., Car. di 2G

"Nel mio quartiere sono cambiate tante cose da quando sono nato, per esempio alcuni negozi. I miei genitori mi hanno detto che un tram partiva da piazza S.GIOVANNI BOSCO e arrivava sino a CINECITTA. Oramai sono abituato al continuo cambiamento del mio quartiere, infatti se apre un negozio mi abituo subito alla sua nuova insegna. Del mio quartiere sono fiero perchè è pieno di comodità e, nonostante le trasformazioni che avrà in futuro, non lo cambierei mai per niente al mondo.".
Andy e quell'altro di 1G

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